Kalì dice che il tempo del mare è differente. Non so dove risieda la differenza, ma lei mi ha fatto attendere circa 12 anni prima di emergere dal suo abisso. Il mondo che ha trovato, la me che ha incontrato è decisamente cambiata in tutti questi anni, e mentre lei viaggiava sotto il mare, io viaggiavo sulla terra. Eppure in qualche modo, tutto è rimasto immutato.
Immutata la richiesta di Kalì, la richiesta della natura, le possibilità di incontro con l’essere umani, si con il nostro essere davvero umani. Il mare trattiene e conserva storie, spesso di sconfitte e perdite, pochi i ritorni rispetto alle andate. Eppure il mare lascia anche andare, smuove e pulisce, diluisce e ti rende alla vita. Non conosco luogo di pace più grande della riva del mare, soprattutto quella che si arrende alla bassa marea e si rivela al mondo, mostrando i suoi segreti fra un granello e l’altro.
Kalì come il Lupo viaggia, ma in un mondo sommerso che in parte culla e in parte spaventa, mantenendo intatta la sua natura millenaria, il suo misterioso canto.
Se vuoi conoscerla e farti avvolgere dal suo mare, la trovi qui.
Fiabol
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